
Alberi, braccia levate nel cielo
di un muto pianto cantori silenti,
scarne le dita al sole alle stelle
volgon di giorni, di notti l’etereo
fuso, quel filo di seta che regge
l’immenso labile ordito del cosmo.
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Alberi, braccia levate nel cielo
di un muto pianto cantori silenti,
scarne le dita al sole alle stelle
volgon di giorni, di notti l’etereo
fuso, quel filo di seta che regge
l’immenso labile ordito del cosmo.