Notte Profonda

Splendida luna, gatta che lievi zampe posi sui sogni

Alberi

Alberi, braccia levate nel cielo

di un muto pianto cantori silenti,

scarne le dita al sole alle stelle

volgon di giorni, di notti l’etereo

fuso, quel filo di seta che regge

l’immenso labile ordito del cosmo.

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