
Un grande occhio
ardente
mi guarda, dall’oscurità.
Non vede la carne i capelli,
non vede il mio volto
sbiancato dallo sgomento
ma vede i miei sogni.
Forse mi ha già sezionato
e osservato paure e ricordi,
saggiato campioni di felicità.
Come una iena mastica lenta
una carcassa,
ha leccato il sale
delle lacrime asciutte
sul fondo del cuore.
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