
I tipi di metrica principali
Per cercare di semplificare la questione, dobbiamo distinguere tre tipi di metrica:
- Metrica accentuativo-sillabica
- Metrica accentuativa
- Metrica sillabica
Sembra più complicato di quel che è, in effetti.
Abbiamo già fatto conoscenza con il primo tipo. Il nostro endecasillabo è un buon esempio di metrica accentuativo-sillabica, perchè il metro richiede una precisa posizione degli accenti (da cui metrica accentuativa) ed un controllo del numero delle sillabe (da cui metrica sillabica).
La metrica accentuativa pura, doce ciò che conta è il numero di accenti nel verso, la ritroviamo in certe forme poetiche come la poesia anglosassone del Beowulf, o probabilmente anche la musica hip hop.
La metrica sillabica
La poesia sillabica invece è propria di forme metriche come l’Haiku e gli altri componimenti della poesia giapponese, come il Senryu, o il Tanka. Quel che conta, in questo caso, è il numero di sillabe, non l’accento. Lo sviluppo di queste forme di metrica sillabiche è propria di lingue, quali il giapponese per l’appunto, che non possiedono accenti tonici come l’italiano ed in cui tutte le sillabe vengono pronunciate con la medesima intensità. Questo renderebbe quindi vano qualsiasi sforzo di sviluppare una metrica accentuativa.
Del resto alcuni, sebbene non numerosi, esempi di metrica sillabica si ritrovano anche nella poesia occidentale.
La struttura della lingua giapponese, che può contare su tre sistemi di scrittura, quello dei Kanji, che sono ideogrammi di origine cinese, in cui ogni carattere è associate ad un morfema, cioè un’idea, un significato, un concetto e i due sistemi di Kana (Hiragana e Katakana), in cui ogni carattere rappresenta una sillaba, si adatta molto bene a questa forma di poesia. Il modo in cui la metrica degli Haiku viene trasportata e trasferita nella nostra lingua rende poca giustizia alla bellezza di questi componimenti in giapponese.
Eppure ritengo che il valore di comporre Haiku in una lingua occidentale come l’italiano sia tutt’altro che trascurabile.
La metrica, una risorsa
La metrica sillabica impone dei limiti al componimento poetico, in modo non dissimile dalla struttura metrica di un settenario o di un endecasillabo. Questo non limita le possibilità di comporre poesia, anzi, come sa chiunque si sia mai cimentato con la poesia, all’interno di questi minimi schemi la mente trova gli spazi su cui volare e al contempo i lassi confini che le servono tuttavia come punti di riferimento. In più, non avvalendosi di criteri che regolino le posizioni degli accenti (e non contemplando rime), il fraseggio appare estremamente moderno, vicinissimo alla libertà del verso libero, pur conservando una minima intrinseca ritmicità che si appella e tocca corde molto profonde dell’animo.
A questo va aggiunto che gli Haiku sono forme estremamente brevi, minimaliste nella loro necessità di ridurre la quantità di parole, di spingere le nostre capacità sintetiche all’essenziale. Anche in questo l’Haiku risulta particolarmente affine al senso estetico moderno.
Gli Haiku e le altre forme di poesia sillabica rappresentano dunque di certo non l’unico, ma uno dei modi più adatti alle nostre menti occidentali del XXI secolo per accostarci al mondo della poesia, per provare a produrre poesia e in essa trovare la nostra voce.