Notte Profonda

Splendida luna, gatta che lievi zampe posi sui sogni

L’albero rosso

Dal nodo intrecciato

di gracili dita

nel fianco affondate

di fiamma esiziale

che urente consuma

del dedalo adunco

un freddo tramonto

d’estate s’accende

urania radice,

vasi divini di

linfa fluente

che terra feconda.

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