Notte Profonda

Splendida luna, gatta che lievi zampe posi sui sogni

Aspettami

Ora aspettami,

un cenno del capo

attendi nell’ombra

di questo rifugio

o forse il sereno,

che passi la nube

che oscura e nasconde

là dove trasuda

il volto dei monti

in esili rivi

nutrendo la terra

in cui giacciono i morti

semi dei sogni che

osarono dimenticare

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