
Sospeso tra i cavi
di stoppa e d’acciaio
il vascello rigonfio
s’innalza sospinto
dai sogni che ieri
s’infransero sopra
le pallide vite
di pomice e brace
che aleggiano stanche
tra i muri e gli ontani e
pareti scrostate e
ciotoli rotti di
strade sparute.
Dal soffio di Efesto
portata la grande
lanterna rescinde
i legacci del cielo.
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