
Reggono il cielo le fronde
dei tigli, immobili i tronchi nodosi
si aggrappano alle dense zolle
di terra, che non ritorni la vita
là dove nacque il primo respiro,
si addensò in un cristallo lucente
da una goccia sospesa di vento,
che germogliò brulicando
nell’eco frinire
delle nere cicale d’estate.
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