Notte Profonda

Splendida luna, gatta che lievi zampe posi sui sogni

Sulla soglia

Mi affido alle ombre del bosco

che accolsero i passi esitanti

di quando varcavo, un bambino,

i rami ritorti e la soglia

di sassi e le foglie ingiallite.

Ora immemore un vento

si leva dai colli

e sulle mie labbra

le ultime secche sfioriscono

preghiere e gli sguardi.

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